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sabato 23 marzo 2019

IL LIBRO DI BULLERBY - Astrid Lindgren

Facevamo che

Titolo: Il libro di Bullerby
Autore: Astrid Lindgren
Editore: Salani
Anno: 2018
Genere: Ragazzi
Pagine: 352
Età: dai sei anni
Traduzione: Laura Cangemi

Lisa ha sette anni, quasi otto per esser precisi. Non comprende bene se avere sette anni -quasi otto -significhi essere grande o piccola. Il mondo è contraddittorio: la mamma da un lato , infatti, le dice che è grande e quindi può certamente asciugare le stoviglie, i suoi fratelli, invece, non la fanno giocare con loro agli indiani perché è piccola. Lisa ha solo due fratelli, Lasse e Bosse. Non ha una sorella, che peccato! La piccola abita, con la sua famiglia nella Cascina di mezzo che, appunto, si chiama così perchè sta tra la Cascina Nord e la Cascina Sud. Il loro villaggio si chiama Bullerby che significa Borgo baccano, è piccolo, in tutto ci sono,compresa Lisa, sei bambini. Lisa ha una camera tutta per sé, prima dormiva con i fratelli e, in fondo, non era tanto male perché le raccontavano tante storie, di fantasmi soprattutto. I giorni preferiti di Lisa sono quello della vigilia di Natale e quello del suo compleanno perché accadono tante belle cose: sorprese, i biscotti allo zenzero, i giochi, la torta. Ma, se ci pensa bene, anche l’ultimo giorno di scuola è un giorno bellissimo perché finalmente arriva l’estate e può star fuori con i suoi amici, può raccogliere le fragoline, può cercare mappe nascoste in posti misteriosi, può elaborare anche piani di fuga con la sua cara amica Anna, oppure costruire una casetta dei giochi nella spaccatura di un sasso. Che meraviglia l’estate!...
Dopo circa 40 anni torna in libreria Il libro di Bullerby pubblicato per la prima volta dai tipi di Vallecchi e nato dalla penna dell’autrice famosa per aver creato l’indimenticabile personaggio di Pippi Calzelunghe. Ambientato in un piccolissimo paesino -ispiratole pare dal villaggio svedese di Sevedstorp dove crebbe suo padre-, l’opera raccoglie, in un unico volume, 3 raccolte delle avventure dei bambini di Borgo Baccano. I bambini raccontati in queste sono liberi, vivono a stretto contatto con la natura, ogni giornata per loro è una scoperta, una deliziosa avventura. Ci sono i giochi, tantissimi, ma anche i classici conflitti maschi-femmine in una lotta che finisce sempre in una merenda o una risata accompagnate da un piano di vendetta per la successiva avventura. Sono bambini che hanno grande immaginazione e inventiva, con una immensa voglia di sperimentare. L’infanzia raccontata dalla Lindgren è felice, scevra di problemi, nella quale i bimbi si prendono e godono dei loro spazi che custodiscono gelosamente senza che vi siano particolari interferenze da parte del mondo adulto. I genitori ci sono, chiaramente, sono un lido sicuro, una protezione, ma - appunto - vivono nel loro mondo di  adulti rispettando quello dei piccoli. Inoltre, i bambini vivono un rapporto speciale con la natura, tema molto caro alla Lindgren, raccolgono i frutti, svolgono piccoli lavori nei campi, esplorano terreni nuovi. Lo si legge con un po’ di nostalgia questo libro ricco di “facevamo che” intriso di una alta dose di immaginazione, di libertà e di gioia. Molto lontano, spesso, da certe realtà attuali nelle quali mancano gli spazi, manca il contatto con la natura, manca quella sana dose di libertà che ogni bambino dovrebbe avere.


mercoledì 14 febbraio 2018

OMBRA - Karin Alvtegen


Le parti oscure

Titolo: Ombra
Autore: Karin Alvtegen
Editore: Nottetempo
Anno: 2010
Genere: Noir
Pagine: 437
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
                             

Un bambino nel parco di Skansen attende sua madre. È un bambino abituato ad aspettare, ma questa volta sua madre non arriverà. Egli ha con sé poche cose: un registratore, un libro di Bambi, una bottiglia di gassosa e un bigliettino contenente un breve messaggio scritto con una bella grafia “Prendetevi cura di questo bambino. E perdonatemi”. Trent’anni dopo il liquidatore distrettuale Marianne Folkesson si trova nell’appartamento dell’anziana Gerda Persson, morta da tre giorni. Unico elemento a disposizione per ricostruire il passato della defunta è lo scompartimento del freezer contenente, accuratamente avvolti nella pellicola, i romanzi del premio Nobel per la letteratura Alex Ragnerfeldt. Il liquidatore distrettuale ancora non sa che scavare nel passato di Gerda significa togliere il coperchio a un vaso pieno di misteri, di intrecci, di segreti. E, soprattutto, di ombre che, tassello dopo tassello, riaffioreranno…

Karin Alvtegen è una delle più famose scrittrici svedesi contemporanee che, a buon diritto, si colloca nel genus del thriller psicologico e che è stata investita da quel fenomeno più ampio che ha consentito alla letteratura scandinava di fuoriuscire dai confini ristretti del mercato nazionale per raggiungere un successo a livello internazionale. Ombra è il terzo romanzo dell’autrice tradotto in Italia. La Alvtegen è abilissima nel riuscire a infondere nel lettore grandi quantità di suspence e di farlo servendosi di un preciso contagocce che, gradualmente, aumenta le dosi riuscendo permettendo di evitare cali di tensione e a creare gradevoli effetti a sorpresa. Niente è mai come sembra. La trama si svolge su una moltitudine di livelli e le strade si biforcano in una pluralità di direzioni per poi re-incrociarsi proprio quando ci si attendeva un vicolo cieco. Non mancano anche riflessioni di carattere filosofico o quasi che, a onor del vero, non paiono affrontate con gli strumenti – o conoscenze - giusti e, pertanto, risultano superficiali o inopportune o incomplete a seconda dei casi. Ma allo stesso tempo sono i personaggi, che – sinceramente – non si fanno amare e che sono molto simili tra loro, a portarci, inevitabilmente, a fare delle riflessioni. A porci quelle domande, forse troppo conosciute ma archiviate per mancanza di condizioni di procedibilità. Domande eterne e sempre attuali: è sufficiente la ricchezza per raggiungere quell’intangibile e agognato senso di felicità?  La fama colmerà il vuoto dell’esistenza o le paure? È giusto passeggiare con le scarpe chiodate sul cuore di chi ci ama per scalare la vetta del successo?