venerdì 18 marzo 2016

GIRL GANG - Ashley Little

                                C'eravamo tanto armate
  

                                              Titolo: Girl Gang
Autore: Ashley Little
Editore: 1Rosso
Anno: 2015
Pagine: 231
Traduzione: Cristiano Repetti
     Genere: Romanzo 


Canada, Vancouver. Una gang tutta al femminile, perché no? È questo quello che pensa la giovanissima Mac nel giorno in cui abbandona la gang dei Vipers quando la stessa costringe la sua amica, Mercy, a prostituirsi. E in una camera d'albergo odorante di ammoniaca, ma finalmente pulita e lontana dagli olezzi cui era abituata elabora nei dettagli il piano che porterà alla nascita delle Black Roses. Una gang solo di donne, senza protettori perché, dirà a una Mercy un po' stupita " ci proteggeremo da sole." Ed è così che, in una piovosa giornata di ottobre, le Black Roses nascono, ma mancano altre ragazze perché il piano si realizzi completamente. Le due, dopo un attento lavoro di ricerca, riescono finalmente a trovare altre tre ragazze degne di unirsi a loro: Kayos, Sly Girl e Z. 
A conferma della serietà dell'appartenenza al gruppo, ciascuna di esse si impegna a rispettare le rigorose regole che costituiscono lo statuto della gang...

Ashley Little, per la prima volta tradotta in Italia da Cristiano Repetti per i tipi della 1Rosso (Marchio della Parallelo45 Edizioni), con un romanzo in grado di colpire violentemente sia per la crudezza dei fatti descritti sia per lo stile diretto, incisivo che, senza indugi porta il lettore nell'universo delle gang, in un microcosmo fatto di solitudini, di abbandoni, di sofferenze. La descrizione delle gang femminili risulta molto precisa e dettagliata ed è facile intravedere, alla base, un'attività di studio e di puntuale documentazione circa le dinamiche del fenomeno da parte dell'autrice. Peculiare la struttura narrativa che costituisce il punto forte del romanzo. Un'opera corale nella quale si alternano le voci delle cinque ragazze protagoniste, pertanto il registro linguistico muta in continuazione a seconda dell'io narrante. Alle cinque voci, inoltre, si aggiunge la voce della città, Vancouver, con le sue ciniche strade che, quasi impassibile, assorbe e registra i passi, le cadute, i pianti dei suoi abitanti 
"dove le persone si incontrano, piangono, muoiono nei vicoli. Ogni singolo maledetto giorno. Sapevo che queste ragazze sarebbero finite qui? Così, in questo modo? Cosa posso fare se non osservare? E tenere dentro tutto. So che c'è la paura che brilla negli angoli dei loro occhi. So che altri diventeranno quello che loro adesso sono." 
Un'ottima prova narrativa che scava, dipingendola senza addolcirne i contorni, in una realtà fatta di solitudini, di giovani, giovanissime vite che vedono nella gang l'unica via per sopravvivere e, soprattutto, l'unico mezzo per essere amate, per ricevere quell'amore che in casa non hanno ricevuto perché abbandonate, rifiutate, molestate e, alla fine, per loro è la gang ad assumere i connotati di un famiglia fatta, appunto, di solidarietà, di amore, di aiuto reciproco. 
"Ama le altre Roses come te stessa. Nessun litigio all'interno del gruppo, nessuna pugnalata alle spalle, menzogna, furto, truffa contro i membri della gang. Stiamo insieme!" dice, appunto, una delle regole della gang. 

E quelle giovani, arroganti, coraggiose, tenaci, son pur sempre bambine, cresciute anzitempo, che hanno avuto la necessità di colmare dei baratri esistenziali prima di esserne assorbite o sparire del tutto. In fondo, quelle giovani hanno dei sogni, ma è purtroppo vero che anche il diritto ai sogni non è conferito in modo uguale a tutti. Ad alcuni, dopo un'iniqua distribuzione, rimangono solo incubi.



lunedì 7 marzo 2016

ALL'IMPROVVISO LA FELICITÀ - J. Courtney Sullivan

ANELLI E DINTORNI

 Titolo: All’improvviso la felicità
                                                  Autrice: J. Courtney Sullivan
Editore:Garzanti,
                                                                           Anno: 2014
                                                                          Pagine: 504
                                                  Traduzione: Stefano Beretta
                                                                 Genere: Romanzo




Se devo essere sincera (ma poi perché non dovrei esserlo?) stavo per abbandonare questo libro dopo venti pagine, ma –per ragioni che non sto qui a spiegare – l’ho portato a termine. Non amo molto i libri che esagerano con il romanticismo, non amo i libri di donnechesognanoilmatrimonio (sì, tutto attaccato) perché non credo, né voglio credere alla leggenda, metropolitana o agricola che sia, secondo la quale il sogno delle donne sia l’anello al dito.

Donne, quelle rappresentate dalla Sullivan, che si muovono in epoche storiche diverse e che hanno sogni e priorità differenti. Si chiamano Frances, Evelyn, Sheila, Delphine e Kate.

1947. Sono le tre del mattino e Frances navigando  tra un mucchio di carte pensa ad una frase per il nuovo slogan di una pubblicità di diamanti. Quello slogan dev’essere pronto per il giorno dopo: mancano poche ore…

1972. Evelyn non riesce a rassegnarsi all’idea che suo figlio abbia deciso di abbandonare sua moglie. Com’è possibile profanare il sacro vincolo del matrimonio con il divorzio?…

1987. James e Sheila vivono  in una modestissima casa e mentre James passeggia sotto la neve pensa che, forse, la sua Sheila avrebbe meritato un uomo migliore di lui, un uomo in grado di darle quella sicurezza economica che lui non è riuscito a garantirle…
2003. Delphine non è più sicura del fatto che aver abbandonato suo marito per seguire una passione travolgente sia stata la scelta migliore…

2012. Mentre Kate continua a portare avanti la sua battaglia contro il matrimonio e difende la sua relazione amorosa evitando di ingabbiarla in un contratto, partecipa ai preparativi per il matrimonio di suo cugino con il compagno…


All’improvviso la felicità è un concentrato di storie di donne fotografate nella loro quotidianità e che, in qualche modo, rappresentano l’epoca nella quale si trovano a vivere. Il fulcro di tali storie è il matrimonio, istituzione che assume significati diversi a seconda della protagonista: un vincolo indissolubile per la tradizionalista Evelyn e un laccio dal quale non farsi stringere per Kate. Come in ogni storia d’amore che si rispetti, secondo schemi un po’ troppo stereotipati, non poteva mancare l’ anello che funge da filo conduttore. La narrazione pecca di eccessi romanticismo, ma è anche vero che – per fortuna – gli stessi risultano stemperati (e per fortuna, aggiungo)  dalla figura di Frances, giovane copywriter realmente esistita che, negli anni quaranta, creò lo slogan “Un diamante è per sempre” che, come sappiamo, ha fatto storia. Una donna forte, moderna, anticonformista che, ironia della sorte, pare non si sposò mai, che ha il merito, in questo caso, in aggiunta allo stile scorrevole della Sullivan di regalarci ore di lettura comunque gradevoli, seppur non indimenticabili.


venerdì 26 febbraio 2016

ALCUNI STUPEFACENTI CASI TRA CUI UN GUFO ROTTO - Davide Predosin

CHE SARÀ MAI LA NORMALITÀ


Titolo: Alcuni casi stupefacenti casi tra cui un gufo rotto

Autore: Davide Predosin

Editore: Gorilla Sapiens
Genere: Racconti 
Pagine: 100

Anno: 2014

È inutile: ho un debole per i racconti e anche per i personaggi un po’ strambi e in questa raccolta non ci si fa mancare nulla, a patto che ci si dimentichi della cosiddetta normalità.

Può capitare di tutto, per esempio può capitare di svegliarsi una mattina e trovare la caffettiera già calda. Domandarsi come sia possibile e credere di essere divenuti sonnambuli. Ci sono tanti sonnambuli al mondo, d’altronde. Ma quella voce? Oppure ci può essere il caso di chi, lungo la cassa toracica sente, nascoste tra i peli, delle piccole protuberanze. Forse delle piccole cisti? O forse degli innocui nei? Ma una sera, toccandosi il petto, sente un doloroso clic, come se si fosse sbottonato: scopre che nella sua cassa toracica era presente una fila di bottoni automatici ... C’è anche l’Esattore del Caldo che, puntualmente ogni autunno, si muove per compiere il suo usuale giro di riscossione. L’inquilino Cz9 lo attende nel suo lindo appartamento e con il suo vestito migliore. Ma la domanda sorge spontanea: cos’è quel calore che l’Esattore riscuote puntualmente?...Ad un tipo invece capitò che, un giorno a caso, il suo corpo iniziò a gocciolare. Non era sudore e non era nemmeno muco: no, no. Erano gocce di una strana sostanza di colore arancione…

Davide Predosin ci presenta, in questa raccolta dal titolo emblematico, una carrellata di personaggi strampalati, bizzarri, grotteschi che vivono eventi, appunto, stupefacenti e che hanno una rara – e invidiabile - capacità di accettazione, come se vedere volare i vicini di casa o scoprirsi i bottoni automatici sul petto o, ancora, veder la propria moglie apparire e scomparire una decina di volte nel corso di una giornata fosse la cosa più normale di questo mondo. La normalità viene stravolta, le consuete attività quotidiane spazzate vie quasi a trasformare l’assurdo in qualcosa di tremendamente normale. Storie e microstorie che si susseguono a ritmo incalzante, senza lasciare quasi tregua. Una storia tira l’altra e in quel mondo paradossale il lettore ci sguazza, in attesa di un’altra mirabolante avventura, di un’altra storia astrusa, di un altro personaggio bislacco . E nel corso della lettura, scorrevole e piana, ci si troverà con gli occhi sbarrati, a sorridere, a provare tenerezza, perché in quelle pagine i confini tra realtà e fantasia sono stati superati. E superarli è davvero una gran bella cosa. Bisogna provarci.

venerdì 12 febbraio 2016

AIUTO! SONO DIVENTATA MAMMA! - Loredana Ronco

Il prima e il dopo

Titolo: Aiuto! Sono diventata mamma

Autore: Loredana Ronco

Editore: Atlantide Delosbook

Genere: Saggio umoristico

Anno: 2013

Pagine:118



Prima della gravidanza ho sempre sentito parlare della magia dell’esser madre: troppe descrizioni ovattate di quell’esperienza. Mai nessuno che avesse osato descrivere quel lato più realistico, fatto di fatica, di notti insonni, di timori di ogni genere che, sia chiaro, nulla tolgono alla bellezza della maternità. Ma perché questa omertà? Ben vengano i libri come questo: sinceri e realistici perché è di questo che si ha bisogno, non certo di mondi edulcorati da fiaba. Perché, in fondo, la fiaba rimane ed è quella di guardare, giorno per giorno, gli occhi di nostro figlio.


Esiste un prima ed esiste un dopo. Il prima è fatto di elementi conosciuti che, tra alti e bassi, danno sicurezze e, indubbiamente, rassicurano. Il dopo è un salto nel vuoto, un cammino lastricato di dubbi, di timori, di insicurezze. La linea di demarcazione tra quel prima e quel dopo è dato da un test di gravidanza. Inequivocabilmente positivo. E da quel momento esatto niente tornerà come prima, perché tutto è destinato a mutare inesorabilmente. Cambierà la percezione del proprio corpo, il rapporto con il partner, spesso annoverabile nella categoria “fancazzista”,  cambierà l’umore e la visione delle cose. Tutto, senza esclusione…

In questi ultimi anni sulla scia del grande successo del blog di Claudia De Lillo, Nonsolomamma, si sono moltiplicati i manuali redatti da mamme e miranti a spiegare, spesso in toni ironici, il significato dell’esser mamma.  Aiuto! Sono diventata mamma! si inserisce a pieno titolo in quel filone del quale possiede l’effervescenza e l’ironia e, soprattutto, la capacità di spiegare, senza remore, un fenomeno liberandosi da quel fardello che impone di parlare della maternità in termini a dir poco ovattati quasi che fosse un peccato affermare quanto possa essere difficile il percorso che inizia nel momento in cui ci si scopre in dolce attesa. Parlare, con assoluta sincerità, ma anche con molta tenerezza, dei dubbi e delle difficoltà della maternità, dei sacrifici, delle torturanti paure (Ce la farò? Riuscirò a essere una buona madre?) non sminuisce, comunque, l’amore – incommensurabile - che si nutre per il nuovo arrivato. Tant’è che, spesso, quando il pargoletto raggiunge una certa età, quattro anni per esempio (!), verrebbe la voglia di ricominciare. Perché quel lungo salto nel buio – fatto di paure e dubbi, di fatica, di notti insonni, di stanchezza cronica, di pianti ininterrotti, di borse sotto gli occhi– è comunque fatto con un paracadute affidabile. Un paracadute d’amore. Di immenso amore.

Altri libri:
Nonsolodue, Claudia De Lillo