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mercoledì 26 aprile 2017

LA GENTILEZZA - Polly Samson

Tradimenti, con grazia

Titolo: La gentilezza
Autore: Polly Samson
Editore: Unorosso
Anno. 2015
Genere: Romanzo
Traduzione: Daniela di Falco
Pagine. 290

Oh, ma che bella parola: gentilezza.
Oh, che bel suono: gentilezza.
Una parola che evoca immagini positive, dai bei colori, che fa bene al cuore.
Peccato che, spesso, dietro quella parola si annidino delle armi capaci di stravolgere intere esistenze, capaci di scardinare certezze e di rimettere in discussione tutto quanto. Perché alla fine le parole, ogni parola, ha in sé qualcosa che potrebbe trasformarsi in un veleno. Un veleno gentile, ma pur sempre veleno. Bruciante, asfissiante, doloroso.

1989. Nasce un amore quello tra Julian, studente universitario e Julia, di otto anni più grande e sposata con un uomo violento e aggressivo.  
Agosto 1997, Firdwais. Julian è solo. Mira, sua figlia non c’è più. Julia, nemmeno.
Si sveglia da un sonno indotto dai farmaci in “un mattino che non dà ragioni per svegliarsi”. Allunga la mano verso l’ultimo cassetto della scrivania e, come ogni giorno, deve tenere a bada l’impulso di controllare: quel cassetto contiene una scarpetta in pelle morbida, la sinistra, con cinturino alla caviglia e fibbia d’argento che Mira aveva quasi imparato ad allacciarsi da solo. Lui è solo in quel tanto desiderato cottage.  Senza le sue donne: Mira e Julia. Solo con il suo dolore.

La Unorosso dà alle stampe il secondo romanzo di Polly Samson scrittrice, giornalista e paroliera britannica, nonché moglie, dal 1994, di David Gilmour per il cui gruppo, i noti Pink Floyd, ha scritto alcune canzoni.

La gentilezza, nonostante la delicatezza del titolo che evocherebbe ben altro, è un romanzo crudo e difficile. Difficile perché parla di sentimenti, di vita, di rapporti familiari, di malattia, di tradimento.  E, siamo onesti, quando si tratta di tali argomenti nulla è mai facile. Strutturato alternando diverse voci e costruito a tasselli in modo da regalarci un quadro definitivo della storia solo a fine romanzo, La Gentilezza è un’opera complessa e densa nella quale manca un rigoroso ordine cronologico. Il lettore si trova sbalzato dal presente al passato in continuazione, in un vorticoso ripetersi di flashback che costituiscono il nucleo fondamentale delle vicende.  
Un romanzo particolare dal punto di vista stilistico e della struttura, ma anche appassionante, intenso e doloroso che lascia l’amaro in bocca e apre la strada a molte riflessioni volte a comprendere (senza riuscirci, forse) fino a che punto può spingersi un sentimento, fino a che punto può diventare evanescente la linea di confine tra il fare del bene e il fare del male, perché – a ben pensarci – una linea netta di demarcazione forse non sempre è possibile. Rimane certo, invece, il peso insopportabile di un tradimento così come il peso, che ha il suono di un urlo lacerato di dolore, della perdita di un qualcosa che si ama più della nostra stessa vita.  

mercoledì 4 maggio 2016

Contest dedicato a GIRL GANG di Ashley Little

Vi segnalo questo interessante contest. Partecipare è facile, non mancate!
Qui la mia recensione: GIRL GANG




Dalla casa editrice Unorosso, un Contest dedicato a “Girl Gang” di Ashley Little


La casa editrice Unorosso, marchio editoriale che pubblica in Italia autori stranieri del calibro di James Lee Burke e Jason Starr, ha indetto un nuovo Contest che dà libero sfogo alla creatività, alla fantasia e allo spirito critico dei lettori: “Le Black Roses non muoiono mai”.
Ispirato alla storia della gang tutta al femminile di Vancouver, protagonista di “Girl Gang” di Ashley Little, il contest chiede a tutti i lettori di questo romanzo di dire la propria sul libro e sulle sue indimenticabili protagoniste.
Per partecipare al contest occorre semplicemente leggere “Girl Gang”, scattare una foto del libro e corredarla di un commento che esprima il vostro punto di vista sulla lettura.
La foto e il commento dovranno poi essere inviati all’indirizzo mail: info@unorosso.it o postati su Facebook (nella pagina Unorosso) e Twitter (account: @1unorosso) con gli hashtag: #blackroses e #girlgang.
Il vincitore sarà premiato con una gift card Amazon. Il concorso andrà avanti tutta l’estate e rimarrà aperto fino al 1 settembre 2016. Per saperne di più, basta visitare il sito della casa editrice: www.unorosso.it

La trama di “Girl Gang” di Ashley Little - Girl Gang è la storia drammatica di una banda di donne-adolescenti, ambientata nella città di Vancouver: le Black Roses, alias "il peggior incubo della città". Mac, la leader auto-nominata e mente del gruppo; Mercy, la principessa punjabi con una speciale abilità per il furto; Kayos, ragazza madre, fuggiasca dalla scuola e dalla famiglia con una figlia avuta all'età di soli tredici anni; Sly Girl, scappata dalla riserva First Nation in cerca di una vita migliore, finendo invece per trovare solo depravazione e dipendenza; Z, sedici anni, maestra di graffiti e murales, anticonformista. Persone emarginate e frutto di una società canadese degradata, le cinque ragazze si gettano nel mondo ad occhi bendati: terrorizzano Vancouver con freddezza e furiosa velocità, facendo terra bruciata attorno a loro per cercare il modo di cancellare il loro passato doloroso. Con il nome di Black Roses, rubano bancomat, cucinano metanfetamina e crack, e si battono selvaggiamente contro chiunque osi far loro del male. Decise e senza nulla da perdere, combattono contro l'oscurità, la solitudine e la violenza che le circonda. Narrato in prosa diretta, innovativo, vivace e senza pause, Girl Gang è un pugno di carta e parole in pieno volto, è un ritratto
urlante dipinto con la vernice spray, che rappresenta la cultura delle bande urbane, è un racconto di ragazze perdute che lottano per il potere, per avere voce, per trovare speranza.


UNOROSSO – Marchio editoriale di
letteratura straniera di Parallelo45 Edizioni
CONTATTI Ufficio Stampa:
tel: 388/ 447 8411

venerdì 18 marzo 2016

GIRL GANG - Ashley Little

                                C'eravamo tanto armate
  

                                              Titolo: Girl Gang
Autore: Ashley Little
Editore: 1Rosso
Anno: 2015
Pagine: 231
Traduzione: Cristiano Repetti
     Genere: Romanzo 


Canada, Vancouver. Una gang tutta al femminile, perché no? È questo quello che pensa la giovanissima Mac nel giorno in cui abbandona la gang dei Vipers quando la stessa costringe la sua amica, Mercy, a prostituirsi. E in una camera d'albergo odorante di ammoniaca, ma finalmente pulita e lontana dagli olezzi cui era abituata elabora nei dettagli il piano che porterà alla nascita delle Black Roses. Una gang solo di donne, senza protettori perché, dirà a una Mercy un po' stupita " ci proteggeremo da sole." Ed è così che, in una piovosa giornata di ottobre, le Black Roses nascono, ma mancano altre ragazze perché il piano si realizzi completamente. Le due, dopo un attento lavoro di ricerca, riescono finalmente a trovare altre tre ragazze degne di unirsi a loro: Kayos, Sly Girl e Z. 
A conferma della serietà dell'appartenenza al gruppo, ciascuna di esse si impegna a rispettare le rigorose regole che costituiscono lo statuto della gang...

Ashley Little, per la prima volta tradotta in Italia da Cristiano Repetti per i tipi della 1Rosso (Marchio della Parallelo45 Edizioni), con un romanzo in grado di colpire violentemente sia per la crudezza dei fatti descritti sia per lo stile diretto, incisivo che, senza indugi porta il lettore nell'universo delle gang, in un microcosmo fatto di solitudini, di abbandoni, di sofferenze. La descrizione delle gang femminili risulta molto precisa e dettagliata ed è facile intravedere, alla base, un'attività di studio e di puntuale documentazione circa le dinamiche del fenomeno da parte dell'autrice. Peculiare la struttura narrativa che costituisce il punto forte del romanzo. Un'opera corale nella quale si alternano le voci delle cinque ragazze protagoniste, pertanto il registro linguistico muta in continuazione a seconda dell'io narrante. Alle cinque voci, inoltre, si aggiunge la voce della città, Vancouver, con le sue ciniche strade che, quasi impassibile, assorbe e registra i passi, le cadute, i pianti dei suoi abitanti 
"dove le persone si incontrano, piangono, muoiono nei vicoli. Ogni singolo maledetto giorno. Sapevo che queste ragazze sarebbero finite qui? Così, in questo modo? Cosa posso fare se non osservare? E tenere dentro tutto. So che c'è la paura che brilla negli angoli dei loro occhi. So che altri diventeranno quello che loro adesso sono." 
Un'ottima prova narrativa che scava, dipingendola senza addolcirne i contorni, in una realtà fatta di solitudini, di giovani, giovanissime vite che vedono nella gang l'unica via per sopravvivere e, soprattutto, l'unico mezzo per essere amate, per ricevere quell'amore che in casa non hanno ricevuto perché abbandonate, rifiutate, molestate e, alla fine, per loro è la gang ad assumere i connotati di un famiglia fatta, appunto, di solidarietà, di amore, di aiuto reciproco. 
"Ama le altre Roses come te stessa. Nessun litigio all'interno del gruppo, nessuna pugnalata alle spalle, menzogna, furto, truffa contro i membri della gang. Stiamo insieme!" dice, appunto, una delle regole della gang. 

E quelle giovani, arroganti, coraggiose, tenaci, son pur sempre bambine, cresciute anzitempo, che hanno avuto la necessità di colmare dei baratri esistenziali prima di esserne assorbite o sparire del tutto. In fondo, quelle giovani hanno dei sogni, ma è purtroppo vero che anche il diritto ai sogni non è conferito in modo uguale a tutti. Ad alcuni, dopo un'iniqua distribuzione, rimangono solo incubi.