Il prima e il dopo
Titolo: Aiuto!
Sono diventata mamma
Autore: Loredana
Ronco
Editore: Atlantide
Delosbook
Genere: Saggio
umoristico
Anno: 2013
Pagine:118
Prima
della gravidanza ho sempre sentito parlare della magia dell’esser madre: troppe descrizioni ovattate di
quell’esperienza. Mai nessuno che avesse osato descrivere quel lato più
realistico, fatto di fatica, di notti insonni, di timori di ogni genere che,
sia chiaro, nulla tolgono alla bellezza della maternità. Ma perché questa
omertà? Ben vengano i libri come questo: sinceri e realistici perché è di
questo che si ha bisogno, non certo di mondi edulcorati da fiaba. Perché, in
fondo, la fiaba rimane ed è quella di guardare, giorno per giorno, gli occhi di
nostro figlio.
Esiste
un prima ed esiste un dopo. Il prima è fatto di elementi conosciuti che, tra
alti e bassi, danno sicurezze e, indubbiamente, rassicurano. Il dopo è un salto
nel vuoto, un cammino lastricato di dubbi, di timori, di insicurezze. La linea
di demarcazione tra quel prima e quel dopo è dato da un test di gravidanza.
Inequivocabilmente positivo. E da quel momento esatto niente tornerà come
prima, perché tutto è destinato a mutare inesorabilmente. Cambierà la
percezione del proprio corpo, il rapporto con il partner, spesso annoverabile
nella categoria “fancazzista”, cambierà
l’umore e la visione delle cose. Tutto, senza esclusione…
In
questi ultimi anni sulla scia del grande successo del blog di Claudia De Lillo,
Nonsolomamma, si sono moltiplicati i
manuali redatti da mamme e miranti a spiegare, spesso in toni ironici, il
significato dell’esser mamma. Aiuto! Sono diventata mamma! si
inserisce a pieno titolo in quel filone del quale possiede l’effervescenza e
l’ironia e, soprattutto, la capacità di spiegare, senza remore, un fenomeno
liberandosi da quel fardello che impone di parlare della maternità in termini a
dir poco ovattati quasi che fosse un peccato affermare quanto possa essere
difficile il percorso che inizia nel momento in cui ci si scopre in dolce
attesa. Parlare, con assoluta sincerità, ma anche con molta tenerezza, dei
dubbi e delle difficoltà della maternità, dei sacrifici, delle torturanti paure
(Ce la farò? Riuscirò a essere una buona
madre?) non sminuisce, comunque, l’amore – incommensurabile - che si nutre
per il nuovo arrivato. Tant’è che, spesso, quando il pargoletto raggiunge una
certa età, quattro anni per esempio (!), verrebbe la voglia di ricominciare. Perché
quel lungo salto nel buio – fatto di paure e dubbi, di fatica, di notti
insonni, di stanchezza cronica, di pianti ininterrotti, di borse sotto gli
occhi– è comunque fatto con un paracadute affidabile. Un paracadute d’amore. Di
immenso amore.
Altri libri:
Altri libri:
Nonsolodue, Claudia De Lillo |
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