lunedì 17 novembre 2014

NOME IN CODICE VERITY - Elizabeth Wein

AMICIZIA & GUERRA
 Titolo:Nome in codice Verity
Autore: Elisabeth Wein
Editore: Rizzoli
Anno 2013
Genere: Romanzo guerra
Traduttore: Giulia Bertoldo

Nel mondo infuria la seconda guerra mondiale con il suo spettacolo di terrore e angoscia. Nel novembre dell’anno 1943 l’aereo pilotato dalla giovane inglese Maddie viene abbattuto dal fuoco nemico. In quell’aereo c’era anche una passeggera, Julie Beaufort, agente scozzese del SOE la quale viene catturata dalla Gestapo. Julie stringerà un accordo con il glaciale Von Linden delle SS: in cambio della restituzione di ogni suo capo di vestiario dovrà rivelare una sequenza di codici. Ma non solo, Julie, in quella tetra e gelida cella, comprerà anche del tempo, esattamente due settimane oltre la carta e l’inchiostro per scrivere una confessione su tutto ciò di cui è a conoscenza sullo sforzo bellico inglese…Intanto Maddie, che Julie crede morta nell’incidente, cambia identità e ospitata in un piccolo paesino francese si unisce alla resistenza allo scopo di liberare la sua amica…
La Wein, scrittrice inglese, è una grande appassionata di volo e tale passione si è trasfusa in queste pagine avventurose nelle quali gli aerei hanno un ruolo dominante. Al di là dello scenario bellico, delle atrocità, delle sofferenze e delle tragedie emergono, quasi a edulcorare lo spettacolo triste della seconda guerra mondiale, due figure di donne molto diverse tra loro, appartenenti a due classi sociali differenti che, paradossalmente, la guerra ha avvicinato e che, presumibilmente, senza la guerra non si sarebbero mai incontrate: Maddie e Julie. Son loro che dominano la scena con la loro forza ed emancipazione, ma anche con le loro paure e le loro fragilità e le contraddizioni di due animi femminili. E su tutto emerge quel saldo legame di amicizia che unisce, fino alle fine, le due donne disposte a compiere qualsiasi gesto, anche il più atroce, in nome di un sentimento incontaminato e profondo. Ne risulta una bella storia ricca di suspence, di avventura e di amore che, per quanto sia frutto della fantasia dell’autrice, risulta molto credibile, ma, a onor del vero, la lettura non è comunque omogenea: ad una prima parte assai lenta e prolissa segue, e aggiungo per fortuna, una parte più scorrevole e più in sintonia con il genere del romanzo stesso. Altra nota negativa è data dalla presenza di numerosi refusi che fanno inalberare anche il lettore più distratto. Nel complesso, una lettura gradevole credo soprattutto per gli amanti del genere un po’ meno per me che di guerre e di aerei non sono esperta.

Altre recensioni:
L'usignolo, Kristin Hannah

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