"Grazie a"
Titolo:Il giornalista
Autore: Miriam Mafai
Editore: Ensemble
Anno: 2013
Genere: Saggio
Pagine: 65
Un piccolo libro, denso di passione nato dalla penna della “ragazza rossa” scomparsa nel 2012, Il giornalista apre le porte a numerose riflessioni su quello che è
(diventato) il giornalismo e sul ruolo – complesso – delle donne in mondi da
sempre considerati prerogativa maschile. Essenziale e diretto.
È l’anno 1957 quando, dopo una giovinezza consacrata anima e corpo alla
politica, una giovane entra nella redazione di un giornale come
corrispondente da Parigi per il settimanale “Vie Nuove”. Lei, come tanti altri,
ha questa chance perché “conosce qualcuno”. Ha la fortuna di essere amica,
anche un po’ per caso, di Maria Antonietta Macciocchi, con la quale nel ’43 -
in una Roma occupata dai nazisti - aveva fatto la Resistenza. Tale ingresso
“facilitato” è atto, di per sé, a trasformarsi in una sorta di monito per chi,
giovane inesperto, voglia avvicinarsi a questa professione: le porte di un
giornale si aprono solamente se qualcuno, dall’interno, socchiude uno
spiraglio, seppur piccolo. Sempre che, come spesso capita, non si preferisca
bussare alla porta di un partito, preferibilmente di governo. Lei è Miriam
Mafai…
“Un mestiere finito. Dequalificato. Asservito: ai partiti, ai potentati economici, alla pubblicità”.
E se cambiamento c’è stato, è stato in meglio? Dubito ergo sum.
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