Titolo: La ragazza di Marsiglia
Autore: Maria Attanasio
Editore: Sellerio
Anno: 2018
Pagine: 400
È il 1849, è passato un anno dai moti rivoluzionari
siciliani al quale il giovane partecipò. Quel giovane, il 17 maggio, con i
capelli alla nazarena e una barba folta, si accinge a salire su un veliero per
Marsiglia. Vi arriverà quattordici giorni dopo, più morto che vivo. La sua idea
era quella di restarvi per poco tempo per poi recarsi a Parigi, dopo aver
guadagnato qualcosa. Ma dimorare a Parigi, per un esule italiano, non è cosa
facile. Decide, quindi, di spostarsi a Nizza e, infine, opta per Torino. L’attesa
per ottenere il visto è lunghissima, quasi snervante, ma finalmente sente,
dalla voce dei gendarmi sempre vigili, “tutto in ordine potere passare”.
Finalmente! Prende una carrozza, per recarsi in via Vanchiglia, dall’amico, il
calabrese, che l’avrebbe ospitato. Apre
il finestrino di quella carrozza, lo colpisce, come un fulmine, il passo sfrontato di un donna, la quale,
quasi voler rispondere a un muto richiamo, si gira verso di lui, sostenendone
lo sguardo. Era proprio lei! La stessa donna che aveva incontrato a Marsiglia,
all’ufficio passaporti. Scende velocemente dalla carrozza, ma la perde, non
riesce più a scorgerla. Ma la incontrerà di nuovo. Quella donna è Rosalia
Montmasson. Quel giovane è Francesco Crispi...
Il grande merito, seppur non unico a ben vedere, di
questo splendido romanzo nato dalla penna dell’autrice siciliana, è quello di
restituirci la figura di Rosalia Montmasson, figura storica che la politica,
gli eventi storici, le ragioni di opportunità avrebbero voluto cancellare.
Rosalia Montmasson fu la moglie di Crispi, l’unica donna che partecipò all’impresa dei Mille. Una
donna forte, tenace, con una personalità esplosiva, che emerge non in quanto
“moglie di” ma in quanto donna caparbia, decisa e che ha sempre vissuto animata
dalla passione. Una donna fortemente indipendente, mai di nessuno, ma solo di se
stessa. È questa donna che Crispi, suo marito, voleva cancellare: perché così
doveva essere, perché così egli avrebbe potuto tranquillamente convolare a
nozze con un’altra donna, senza –non sia mai- esser accusato di bigamia. Certi
mali – e il primo matrimonio, in quest’ottica, lo era – vanno eliminati alla
radice. Un romanzo estremamente coinvolgente che entra nel mito di Mazzini, nel
Risorgimento italiano, con i suoi
ideali, con le sue illusioni e delusioni, con i suoi personaggi piccoli e
grandi. Dietro le parole della Attanasio emerge una grande opera di studio, di
ricerca sui pochi documenti a disposizione, su ripetuti accessi ai luoghi
calcati da Rosalia, che, per l’autrice, era diventata, come ha detto la stessa, una vera ossessione. Un
romanzo che è anche un prezioso saggio, vincitore peraltro di numerosi premi, e
a noi non resta che ringraziare per averci donato, o restituito, la
meravigliosa ragazza di Marsiglia.