Sodomie
Titolo: Carbonia. Eravamo tutti comunisti
Autore: Nanni Balestrini
Editore: Bompiani
Anno: 2013
Pagine: 83
Genere: Romanzo
Incalzante, martellante quasi,
parole che si susseguono senza interruzioni,come canzone ben ritmata. Incazzato, blasfemo, amaro e fatalista: siamo tutti fottuti.
Durante la guerra
si arruola in Marina e la sua nave sarà colpita dall’aviazione angloamericana.
Ferito, sarà condotto in ospedale. Dopo la fuga del re e degli ufficiali anche lui tenta di fuggire attraverso le montagne,
ma viene catturato dei tedeschi e condotto in un campo delle SS. Qui scopre di
essere comunista. Scopre di odiare i fascisti e i tedeschi. Qualche tempo dopo
si ritroverà a Livorno ad assistere alla reazione violenta del popolo per
l’attentato di Togliatti. Torna in Sardegna e dopo un breve periodo nel suo
paese si ritroverà a Carbonia a lavorare in miniera per scelta quasi obbligata:
primo perché ha messo incinta la sua ragazza ed è opportuno sfuggire a un
matrimonio riparatore e secondo perché nel suo paesino è pieno di fascisti
travestiti da democristiani che lui, si sa, non sopporta. Perché lui è
comunista e odia i fascisti anche se travestiti…
Nanni Balestrini,
classe 1935, grande esponente del movimento di neovanguardia Gruppo 63 e autore del famosissimo
romanzo politico Vogliamo tutto torna
a parlarci con Carbonia dei deboli, degli
ultimi e lo fa attraverso la voce del protagonista, un minatore, che urlando,
bestemmiando e non abbandonando mai i suoi propositi di lotta dà voce a un’intera
classe sociale. Con una prosa ridotta all’essenziale, con frasi taglienti e
incisive, privo di pause - non è presente, nell’opera, alcun segno di interpunzione- Carbonia è un romanzo vero, crudo e forte
nel quale il punto forte è, senza dubbio, l’originalità dello stile. Un
racconto di lotte, di soprusi subiti, di scioperi, di sofferenze dominato da
una sorta di amarezza di fondo quasi a
voler dimostrare come nonostante la guerra, nonostante la liberazione, - qualunque
essa sia - rimarrà sempre l’inestirpabile e eterna dicotomia tra sfruttati e
sfruttatori “…e così noi ce la pigliamo sempre nel culo”. Amen.
Altri libri:
Il domatore, Alberto Secci
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Il domatore, Alberto Secci
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