COME?
Titolo: Come poteva essere una storia d'amore
Titolo: Come poteva essere una storia d'amore
Autore: Giuliano Bugani
Editore: Bébert
Anno: 2014
Pagine: 63
Poche pagine
di una intensità unica. Per raccontare di sentimenti, di dolore, di lacrime e
di solitudine. Due racconti diversi e affascinanti in modo diverso.
Nel primo
racconto dopo tanti anni, dopo un divorzio, lui e lei, ormai cinquantenni,
iniziano a scriversi. Lei ha appena pubblicato un romanzo e vorrebbe lui alla
presentazione. E continueranno questa strana corrispondenza forse – è tutto un
forse - per trovare risposte perché, inevitabilmente, il tempo trascorso ha
bisogno di essere suggellato da un resoconto. O forse hanno solo bisogno di
dirsi che hanno sbagliato tutto. E si incontreranno per parlare che è cosa ben
diversa dal raccontare. E forse in quell'incontro saranno pronti anche a dirsi
addio seppur circostanze non previste... Nel secondo racconto compaiono e
dominano la scena tre donne: Maria, Rosaura e Margarita, madri di ragazzi
desaparecidos. Ormai sono consapevoli di non poter esser più essere felici, ma
sanno che le loro voci non possono essere assorbite dall'oblio. Devono ancora
lottare. Contro la dispersione della memoria...
Come poteva essere una storia d'amore è una
piccola opera composta da due brevi componimenti destinati ad essere
rappresentati a teatro. Due brani diversi nelle quali a dominare incontrastato
è il pathos e se nel primo brano si scava nel passato di una coppia e la storia
rimane confinata nell'intimo arricchito da note di rimpianto e da una forte
melanconia, nel secondo racconto, a più voci, è il dolore che canta e parla, un
dolore non più intimo, ma quello di tutte le madri, di una nazione intera,
quasi a voler divenire di valenza universale. E la bellezza, soprattutto nel
secondo racconto, Donnarckica – che, tra l'altro, si trova depositato presso la
Casa della memoria di Santiago del Cile nella sede dell'Associazione dei
familiari dei desaparecidos – risiede, nonostante tutto, nella descrizione
della crudeltà solo umana capace di ingenerare implacabili sofferenze da cui
sgorgano, grazie alla penna affilata di Bugani, parole che trafiggono e
incantano allo stesso tempo perché ricche di rabbia, intense e tragicamente
vere.
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