CONTRO
Titolo: Contro l'Occidente. Analfabeti di tutto il mondo uniamoci
Autore: Alberto Abruzzese
Editore: Bevivino
Anno: 2010
Pagine: 253
Genere: Saggio
Non avrei, forse, mai pensato di leggere questo libro. Forse.
Ma la vita ti porta delle cose e se le porta a te vuol dire che le devi far
tue in qualche modo. Certo, del libro di
Abruzzese non si può dire la tanto e usata –spesso abusata - frase “L’ho
divorato” visto che la sua scrittura, forse anche per il tema trattato,
richiede un certo impegno e dosi massicce di concentrazione. A piccoli passi, a
piccole dosi, lentamente e con i sensi vigili: così l’ho letto.
“Caro lettore, ti scrivo”. Così
inizia questo complesso saggio. Ma perché scrive al lettore? Per interrompere
quel patto, quella complicità che lega e ha da sempre legato – a mo’ di
contratto sinallagmatico - un lettore all’autore. Per suscitare reazioni forti
che nascano, se possibile, dalle viscere del cervello. Messaggi. Messaggi
irrimediabilmente contro. Contro il libro. Contro gli scrittori, contro gli
autori, gli intellettuali, le istituzioni, le politiche ed estetiche della
scrittura, contro la lettura e i lettori. Non per ingannarvi, o miei cari
lettori, non per farvi perdere minuti del vostro prezioso tempo, ma semplicemente
per formularvi un invito. Un invito importante: l’invito ad ascoltarvi
attentamente e arrivare a scoprirvi analfabeti e accettare, con serenità, il
barbaro che c’è in voi. Date queste premesse, è quantomeno opportuna una
solidarietà impossibile e perciò stessa pensabile – necessariamente pensabile -
tra gli analfabeti. Unitevi e uniamoci. Perché il libro non è più un’arma o una
difesa? Esso è morto perché mortale come un qualsiasi altro prodotto che ha
esaurito il suo ciclo produttivo? Perché questo scontro? Perché ascoltare le
ragioni del non-lettore? Siamo tutti moderni Prometeo? O Don Giovanni?...
Analfabeti di tutto il mondo uniamoci è stato
pubblicato per la prima volta nel 1996, due anni dopo l’ingresso sulla scena
politica di Silvio Berlusconi e preceduto da Elogio del tempo nuovo. Perché
Berlusconi ha vinto, viene ripresentato, immutato nei contenuti, nell’anno
2010, con il titolo Contro l’Occidente. Alberto Abruzzese è uno studioso
e un grande conoscitore dei processi sociali e comunicativi del nostro secolo,
non poteva esimersi dallo studiare quei fenomeni che si sono sviluppati nel
Belpaese che, a dire il vero, di bello ha ben poco. Avvento dei new media,
epoca di grandi mutamenti e, in particolare, l’evoluzione - sin troppo rapida -
dei linguaggi virtuali a cui è corrisposta la nascita di forme di
de-civilizzazione e barbarie. Ricco di metafore e impensabili richiami
mitologici e biblici, non didascalico e non scevro di una certa ironia né
privo, a dire il vero, di passi un tantino ostici e di non immediata
percezione, ci offre una spietata analisi del tragico che si insinua nel
passaggio, spesso troppo rapido, da un sistema comunicativo ad un altro che
trova voce in Christine de Il fantasma dell’Opera richiamato dallo
stesso autore “ Trovandomi davanti allo specchio, d’un tratto non l’ho più
visto… l’ho cercato dietro ma non c’era più lo specchio, né il camerino… Ebbi
paura e gridai” . Buio. Disorientamento. Urlo di terrorizzata angoscia che
rappresenta, pienamente, la perdita e l’incapacità di ritrovare luoghi e
immagini di identificazione. E che la lentezza della lettura sia con voi, o
lettori.
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