mercoledì 25 febbraio 2015

CONTRO L'OCCIDENTE - Alberto Abruzzese

CONTRO

Titolo: Contro l'Occidente. Analfabeti di tutto il mondo uniamoci
Autore: Alberto Abruzzese
Editore: Bevivino
Anno: 2010
Pagine: 253
Genere: Saggio



Non avrei, forse, mai pensato di leggere questo libro. Forse.

Ma la vita ti porta delle cose e se le porta a te vuol dire che le devi far tue in qualche modo. Certo,  del libro di Abruzzese non si può dire la tanto e usata –spesso abusata - frase “L’ho divorato” visto che la sua scrittura, forse anche per il tema trattato, richiede un certo impegno e dosi massicce di concentrazione. A piccoli passi, a piccole dosi, lentamente e con i sensi vigili: così l’ho letto.



“Caro lettore, ti scrivo”.  Così inizia questo complesso saggio. Ma perché scrive al lettore? Per interrompere quel patto, quella complicità che lega e ha da sempre legato – a mo’ di contratto sinallagmatico - un lettore all’autore. Per suscitare reazioni forti che nascano, se possibile, dalle viscere del cervello. Messaggi. Messaggi irrimediabilmente contro. Contro il libro. Contro gli scrittori, contro gli autori, gli intellettuali, le istituzioni, le politiche ed estetiche della scrittura, contro la lettura e i lettori. Non per ingannarvi, o miei cari lettori, non per farvi perdere minuti del vostro prezioso tempo, ma semplicemente per formularvi un invito. Un invito importante: l’invito ad ascoltarvi attentamente e arrivare a scoprirvi analfabeti e accettare, con serenità, il barbaro che c’è in voi. Date queste premesse, è quantomeno opportuna una solidarietà impossibile e perciò stessa pensabile – necessariamente pensabile - tra gli analfabeti. Unitevi e uniamoci. Perché il libro non è più un’arma o una difesa? Esso è morto perché mortale come un qualsiasi altro prodotto che ha esaurito il suo ciclo produttivo? Perché questo scontro? Perché ascoltare le ragioni del non-lettore? Siamo tutti moderni Prometeo? O Don Giovanni?... 


Analfabeti di tutto il mondo uniamoci è stato pubblicato per la prima volta nel 1996, due anni dopo l’ingresso sulla scena politica di Silvio Berlusconi e preceduto da Elogio del tempo nuovo. Perché Berlusconi ha vinto, viene ripresentato, immutato nei contenuti, nell’anno 2010, con il titolo Contro l’Occidente. Alberto Abruzzese è uno studioso e un grande conoscitore dei processi sociali e comunicativi del nostro secolo, non poteva esimersi dallo studiare quei fenomeni che si sono sviluppati nel Belpaese che, a dire il vero, di bello ha ben poco. Avvento dei new media, epoca di grandi mutamenti e, in particolare, l’evoluzione - sin troppo rapida - dei linguaggi virtuali a cui è corrisposta la nascita di forme di de-civilizzazione e barbarie.                                                        Ricco di metafore e impensabili richiami mitologici e biblici, non didascalico e non scevro di una certa ironia né privo, a dire il vero, di passi un tantino ostici e di non immediata percezione, ci offre una spietata analisi del tragico che si insinua nel passaggio, spesso troppo rapido, da un sistema comunicativo ad un altro che trova voce in Christine de Il fantasma dell’Opera richiamato dallo stesso autore “ Trovandomi davanti allo specchio, d’un tratto non l’ho più visto… l’ho cercato dietro ma non c’era più lo specchio, né il camerino… Ebbi paura e gridai” . Buio. Disorientamento. Urlo di terrorizzata angoscia che rappresenta, pienamente, la perdita e l’incapacità di ritrovare luoghi e immagini di identificazione. E che la lentezza della lettura sia con voi, o lettori.


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