Ostrega!
Titolo: La disfida
Autore:Giorgio Caponetti
Editore: Marcos Y Marcos
Anno: 2016
Genere: Romanzo
Pagine: 383
Tra Venezia e Trani si muovono, frizzantemente, i
protagonisti di questo avventuroso romanzo. Caponetti è stata, senza dubbio,
una bella scoperta. Divertente e scoppiettante quanto basta.
Venezia, 2013. “Ostrega
de n’ostrega, che giornà de merda!” con queste parole inizia la giornata, di
Alvise Pàvan de Canal. Una giornata iniziata male e che pare promettere il
peggio. All’alba giunge la telefonata con la quale gli comunicano che il suo
bellissimo stallone lipizziano, Napoleone, si era ritrovato con una gamba
storta e impossibilitato a tirarsi su. Alvise, addolorato, si precipita a
Sant’Erasmo per comprendere che, da quel giorno, non avrebbe mai più avuto un
cavallo. Torna a Venezia perché ha un appuntamento con il notaio per la vendita
della barca, precisamente il Sangermani che, si sa, tra le barche è . “quello che uno Stradivari è fra i
violini”, cosi diceva suo padre,
il conte Zeno. E mentre si accinge ad
entrare nell’ufficio per la firma riceve un messaggio al cellulare: è della sua
ex moglie, vuole parlargli. Solo quello ci mancava: proprio una giornà de merda. Che fare? Partire,
ovvio. Dove? Dove il vento lo porterà. E, appunto, con la sua barca trasportata
dal vento giungerà a Trani. Sarà accolto dal famoso ammiraglio Diomede che lo
invita a cena e, in tale occasione, gli mostra una pergamena datata 13
settembre 1503 a firma di un suo antenato, nonché omonimo, il quale riconosce
il suo debito, ammontante a dieci ducati, nei confronti del signor Agamennone
Diomede con annesso tasso di interesse nella misura del 5%. C’è un debito e,
come tale, va onorato. Ma chi era quel suo antenato? E perché contrasse quel
debito?....
Alvise Pàvan dal Canal, gentiluomo veneziano amante
dei cavalli e del mare, è il personaggio nato dalla penna di Giorgio Caponetti
che, con La disfida, giunge alla
quinta avventura di quella che è stata una fortunata serie iniziata con Due belle sfere di vetro ambrato.
Alvise, ha raccontato l’autore è nato durante una passeggiata a Venezia quando
lo stesso ha immaginato una sorta di Indiana Jones che fosse, in qualche modo,
simile all’autore esperto di cavalli e “siccome
parlare di cavalli a Venezia poteva sembrare strano, tanto valeva esagerare”.
Strutturato in un alternarsi di due epoche storiche differenti, quella attuale
e quella rinascimentale, La disfida ci
offre una storia appassionante e intrigante ricca di momenti divertenti e di quel
pizzico di mistero che ne fanno un libro piacevolissimo da leggere grazie,
appunto, alla mescolanza perfetta di elementi differenti. Su tutto dominano le
buone maniere del protagonista e il suo amore sia per il mare sia per gli
animali che costituiscono la base su cui si muovono i fili della storia. Da non
trascurare l’uso delle espressioni in dialetto veneziano che arricchiscono,
colorandole vivacemente, le vicende narrate. E alla fine non resta che
attendere una nuova avventura del nostro gentiluomo, che si mormora sarà
ambientata in Sardegna, sperando in giornà
non troppo di merda.
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