venerdì 11 maggio 2012

Riflettendo


Prima di scrivere qualcosa in questa pagina bianca ho bisogno di pensare. Primo perché, in questo momento, non saprei bene cosa scrivere. Secondo, non so di preciso perché ho creato questo blog. Ma sono milioni le cose che faccio senza che nessuno - e dico nessuno - mi comunichi la ragione per le quali le ho fatte. E' un mistero irrisolvibile, ma questa è un'altra storia. Detto questo, aggiungo molto Oharamente "Domani è un altro giorno" onde per cui, mi affido al domani per farmi venire qualche idea. Di solito sono sempre e fastidiosamente incazzata e questo dal punto di vista di un blog è positivo o meglio è redditizio: più sono incazzata più scrivo. Evidentemente, nonostante l'apparenza, oggi non sono sufficientemente incazzata. Ho il blocco dello scrittore senza essere scrittore. Aggiungerei per fortuna, mi riferisco al non essere scrittore, ovviamente. Ho pensato di fare la ballerina, di fondare una casa editrice, di aprire un ristorante, ma non ho mai pensato o sognato di diventare scrittrice. Oggi, però, ho deciso di diventare blogger. L'idea mi piace. Credo, almeno. Possibile che domani questo blog non esista più. Possibile che domani ci siano tre post di 5000 caratteri ciascuno. Possibile che scriva una poesia con rima abbracciata e non baciata. Possibile. Sono la regina del possile che passando per il probabile diviene, poi, impossibile. Nuit.

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