Pagine

domenica 10 gennaio 2021

SOLO DANNI COLLATERALI - Pier Bruno Cosso

 


Titolo: Solo danni collaterali

Autore: Pier Bruno Cosso

Editore: Marlin

Genere: Romanzo

Pagine: 201

 

È un sabato, un sabato normale. Il dottor Enrico Campanedda dorme, a fianco a sua moglie Gavina. Nella stanza accanto, dorme la loro figlia. Prima del risveglio, un sogno. Un sogno strano. Ma, in fondo, nulla di che. È solo sabato. Sabato che, per il dottor Campanedda, significa tante cose: "un porto sicuro", un giorno nel quale, egli pensa, può restare a letto "e ignorare quel filo d'erba invadente che si sviluppa nel giardino" ma anche nei suoi pensieri. Ma c'è in lui una sensazione strana. Quasi un presagio negativo. Ma, di fatto, nulla che possa fargli immaginare quel sabato dalle fosche tinte kafkiane che, di lì a poco, dovrà vivere. Suona il campanello. Pensa si trattidi qualche paziente. Sua moglie si precipita ad aprire. Tre carabinieri in divisa entrano nella sua casa. Non comprende. È tutto così assurdo. Sente le loro parole "Ecco il mandato regolarmente firmato dal Giudice [...] dopo la dobbiamo condurre in caserma." In caserma? A lui? È un avvertimento? Un consiglio? Una minaccia? Non lo sa. Non sa nulla, il Campanedda. "Le conviene collaborare" dicono ancora quei tre uomini...

L'ultimo romanzo di Pier Bruno Cosso, pubblicato da Marlin Editore nel 2020, trova la sua genesi in un fatto realmente accaduto e ci offre una storia angosciante: un medico, da un giorno all'altro, vede sconvolta la sua vita a seguito dell'imputazione a suo carico di una serie di reati. Da quel momento, la sua vita sarà radicalmente trasformata. Nulla è certo, pare dire Cosso nelle sue pagine. Emergerà, poi, come il Campanedda sarà solo una pedina nella mani di un Giudice senza scrupoli che gioca una partita a scacchi sapendo, in partenza, di poter vincere. Tanti sono i temi affrontati: la perdita dolorosa delle certezze, l'instabilità dei rapporti umani, il malfunzionamentodella macchina della giustizia che impedisce possa essereci una giustizia che sia anche giusta e, soprattutto, la sete cieca di potere e di fama per il cui soddisfacimento si è disposti a tutto: anche a mietere vittime. Anche a rovinare vite (altrui). In questa follia, in fondo, è ben poca cosa la vita e l'onestà di un medico rispetto alla gloria. E il povero Campanedda non solo perderà il lavoro, la fiducia dei suoi pazienti, non solo subirà una notevole perdita economica, ma dovrà, in particolare rimanere avvinghiato ai danni collaterali, di cui all'eloquente titolo: sono questi ultimi il vero nocumento. Precipiterà in un oscuro baratro, insieme alla sua famiglia, baratro senza appigli nel quale si schianterà e trascinerà con sé il rapporto con la moglie, il rapporto con la figlia, il senso di sicurezza. 

Come negli altri romanzi dello scrittore sassarese è marcata, se non preponderante, l'introspezione psicologica dei personaggi, lo scavo nell'anima degli stessi e trapela, sempre, quel senso di amarezza e, spesso, di impotenza di fronte agli eventi che la vita, perfida matrigna, ci sbatte in faccia. Senza preavviso alcuno. Solo danni collaterali è un romanzo avvincente, inquietante dotato di un'ottima architettura. Altresì, è chiara la crescita dell'autore rispetto ai precedenti romanzi e una maggiore attenzione nei costrutti linguistici che si traducono in uno stile accurato e preciso



1 commento:

  1. Bellissima, profonda recensione, con apprezzamenti di grande generosità

    RispondiElimina