Facevamo che
Titolo: Il libro di Bullerby
Autore: Astrid Lindgren
Editore: Salani
Anno: 2018
Genere: Ragazzi
Pagine: 352
Età: dai sei anni
Traduzione: Laura Cangemi
Lisa ha sette anni, quasi otto per
esser precisi. Non comprende bene se avere sette anni -quasi otto -significhi
essere grande o piccola. Il mondo è contraddittorio: la mamma da un lato ,
infatti, le dice che è grande e quindi può certamente asciugare le stoviglie, i
suoi fratelli, invece, non la fanno giocare con loro agli indiani perché è
piccola. Lisa ha solo due fratelli, Lasse e Bosse. Non ha una sorella, che
peccato! La piccola abita, con la sua famiglia nella Cascina di mezzo che,
appunto, si chiama così perchè sta tra la Cascina Nord e la Cascina Sud. Il
loro villaggio si chiama Bullerby che significa Borgo baccano, è piccolo, in
tutto ci sono,compresa Lisa, sei bambini. Lisa ha una camera tutta per sé,
prima dormiva con i fratelli e, in fondo, non era tanto male perché le
raccontavano tante storie, di fantasmi soprattutto. I giorni preferiti di Lisa
sono quello della vigilia di Natale e quello del suo compleanno perché accadono
tante belle cose: sorprese, i biscotti allo zenzero, i giochi, la torta. Ma, se
ci pensa bene, anche l’ultimo giorno di scuola è un giorno bellissimo perché
finalmente arriva l’estate e può star fuori con i suoi amici, può raccogliere
le fragoline, può cercare mappe nascoste in posti misteriosi, può elaborare
anche piani di fuga con la sua cara amica Anna, oppure costruire una casetta
dei giochi nella spaccatura di un sasso. Che meraviglia l’estate!...
Dopo circa 40 anni torna in libreria
Il libro di Bullerby pubblicato per la prima volta dai tipi di Vallecchi e
nato dalla penna dell’autrice famosa per aver creato l’indimenticabile
personaggio di Pippi Calzelunghe. Ambientato in un piccolissimo paesino
-ispiratole pare dal villaggio svedese di Sevedstorp dove crebbe suo padre-,
l’opera raccoglie, in un unico volume, 3 raccolte delle avventure dei bambini
di Borgo Baccano. I bambini raccontati in queste sono liberi, vivono a stretto
contatto con la natura, ogni giornata per loro è una scoperta, una deliziosa
avventura. Ci sono i giochi, tantissimi, ma anche i classici conflitti maschi-femmine
in una lotta che finisce sempre in una merenda o una risata accompagnate da un
piano di vendetta per la successiva avventura. Sono bambini che hanno grande
immaginazione e inventiva, con una immensa voglia di sperimentare. L’infanzia
raccontata dalla Lindgren è felice, scevra di problemi, nella quale i bimbi si
prendono e godono dei loro spazi che custodiscono gelosamente senza che vi
siano particolari interferenze da parte del mondo adulto. I genitori ci sono,
chiaramente, sono un lido sicuro, una protezione, ma - appunto - vivono nel
loro mondo di adulti rispettando quello
dei piccoli. Inoltre, i bambini vivono un rapporto speciale con la natura, tema
molto caro alla Lindgren, raccolgono i frutti, svolgono piccoli lavori nei
campi, esplorano terreni nuovi. Lo si legge con un po’ di nostalgia questo
libro ricco di “facevamo che” intriso di una alta dose di immaginazione, di
libertà e di gioia. Molto lontano, spesso, da certe realtà attuali nelle quali
mancano gli spazi, manca il contatto con la natura, manca quella sana dose di
libertà che ogni bambino dovrebbe avere.
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