Vacanze con lezione
Titolo: Come se tu non fossi femmina
Autore: Annalisa Monfreda
Genere: Saggio costume
Editore: Mondadori
Anno: 2018
Pagine: 168
Una madre, due figliole, un viaggio insieme. E 50 lezioni.
Doveva essere una vacanza in famiglia,
già programmata da tempo, ma lui le comunica come, per motivi di lavoro,
avrebbe dovuto rinunciare a quella settimana di ferie, aggiungendo un bel “è
la vita del consulente, tesoro”. Certo quella comunicazione del coniuge
cambia le cose e, intanto lei, elabora mentalmente, ipotesi di vacanze
alternative: un bungalow in Salento? Oppure una stanza in una pensione a Rimini?
Tra i dubbi che annebbiano la sua mente si fa strada, all’improvviso,
l’illuminazione. Perché cambiare programma e rinunciare alla Croazia? Perché,
invece, non intraprendere quel viaggio
in auto, solo lei in compagnia delle loro due figlie? Perché no? E lui pare
soddisfatto della soluzione che gli pare, a dir poco, perfetta. E questa è già
una lezione “circondatevi di persone che pensano non ci sia nulla che voi non
possiate fare” Inizia così il viaggio a tre, con la voce di Bianca Pitzorno
che, dall’autoradio, le accompagnerà con le avventure di Streghetta mia….
Annalisa Monfreda, direttrice di Donna
Moderna e Starbene, in occasione del viaggio con sue figlie,affronta una serie
di questioni legate all’essere genitori di figlie femmine. Dell’impegno e delle
responsabilità precise che comporta il compito educativo di una femmina. Il
viaggio descritto non è solo fisico, ma anche e soprattutto simbolico. Ogni
esperienza raccontata, ogni aneddoto descritto, ogni ricordo della sua infanzia
riportato in luce diviene opportunità per elargire una lezione, fino ad
arrivare a 50 lezioni. Il libro nasce dal “bisogno sociale di parlare di
educazione di genere” come ha affermato la stessa Monfreda. Numerosi gli
argomenti trattati: il ruolo fondamentale delle conquiste delle donna e che
tali conquiste non debbano mai essere dimenticate, l’auspicio che il rispetto
delle regole non nasca dalla paura, il rapporto col potere e la necessità di
rapportarsi ad esso. Dalla lettura emerge, inoltre, un grande amore per la
letteratura, il bisogno di esame della stessa per comprendere bene il ruolo
della donna nelle società passate e attuali. Letteratura che deve essere buona
e, quindi, né maschile né femminile, con l’invito alle figliole di nutrirsi di
vita, di esperienze, di buoni libri. Ma anche un inno alla leggerezza, al
sapersi divertire e soprattutto al ruolo fondamentale delle passioni che,
continuamente, devono essere alimentate. Libro attuale, certo, forse non
originalissimo, ma la cui lettura risulta interessante per ogni genitore. A
prescindere dal sesso dei figli.
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