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lunedì 5 febbraio 2018

UN DILEMMA - Joris-Karl Huysmans


Brutto posto, il mondo
Titolo: Un dilemma
Autore: Joris-Karl Huysman
Editore: Kogoi
Anno: 2014
Genere: Romanzo breve
Traduzione:Laura Minuto
Pagine: 122


Huysmans è un autore che ho amato molto in gioventù da quando, per la prima volta, lessi il suo capolavoro, Controcorrente. Era il mio periodo “francese” che, a dire il vero, è durato decenni. La passione per la letteratura francese, comunque, mi è rimasta e quando, per caso, ho avuto l’occasione di leggere questo piccolo romanzo non potevo lasciarmela sfuggire. E sì, quell’amore del passato per i francesi è riemerso con questo Huysmans non ancora decadente, lontano da quel linguaggio forbito e dai virtuosismi linguistici di Controcorrente,  ma sempre  capace di farmi adorare le sue parole. A concludere l’opera anche l’articolo Il mostro angosciante quanto basta.
Una improvvisa e violenta febbre tifoidea ha condotto a miglior vita il giovane Jules. Suo padre, il signor Lambois, incontra, presso la sua abitazione, Le Ponsart notaio nonché zio del defunto. Già, perché se tutto andrà liscio, e il giovane è morto intestato, ci sarebbero cinquantamila franchi a testa dell’eredità. Ma bisogna prima vedere se Jules abbia fatto testamento e lasciato una parte dei beni “a una certa persona”. Quella donna, quella sgualdrina che il signor Lambois incontrò nell’abitazione del figliolo con la quale conviveva e che si prendeva cura di lui. Certo lui gli disse che si trattava della domestica, ma il signor Lambois mica ci credette. E ora, a quanto pare, quella femmina, aspetta un figlio. Suo nipote. Per fortuna però che al mondo esiste il notaio Le Ponsart. Quella donna? Un piccolo inconveniente, un problema risolvibile e, addirittura, con poca spesa: basteranno cinquanta franchi. Sarà anche sua cura recarsi dalla donna, Sophie, per risolvere di persona la questione. La porrà di fronte a una scelta, una scelta ammantata dalle sue conoscenze nel campo del diritto, chiaro. Una scelta tra due opzioni, sarà Sophie a scegliere quella più vantaggiosa. Questo è il dilemma…
Pubblicato a puntate su una rivista nel 1887 Un dilemma in realtà è stato scritto nel 1884 anno nel quale Huysmans scrive Controcorrente romanzo-capolavoro nonché manifesto del decadentismo. Inevitabile pertanto un confronto tra le due opere e, in particolare, dei due personaggi cardine: il Des Esseint di Controcorrente, da un lato incarna – e realizza - la volontà di fuggire dal mondo ”costituito per la maggior parte da imbecilli e mascalzoni” rinchiudendosi nella sua raffinata tebaide e, dall’altro, la povera Sophie de Il dilemma che non è altro che una vittima, bersaglio ambito della crudeltà e della falsità della società borghese simboleggiata dal perfido notaio che ha in sé la totale assenze di scrupoli e di sentimenti. È il denaro il motore del mondo e, se per averlo, è necessario fare delle vittime non rileva. Un romanzo-specchio della crudeltà umana, della sete di potere nel quale pare vi sia poco spazio per la bontà. Un romanzo, peraltro, non ancora del tutto decadente, nel quale è ancora presente un Huysmans naturalista (basti pensare alle descrizioni dettagliate degli arredi delle case o, anche, dei lineamenti dei protagonisti), un Huysmans che, in qualche modo e anche se non del tutto, rimane legato a Zola nonostante “vi erano molte cose che Zola non poteva capire”. Il volume contiene anche l’articolo Il mostro tratto dalla raccolta più ampia Certains che è una disamina ammaliante, conturbante e inquietante di alcune opere d’arte e, in particolare, di alcune litografie di Redon. Se scopo di tale articolo era quella di ridarci le opere d’arte sotto la veste di incubi, non v’è dubbio che Huysmans ci sia riuscito.

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