Pagine

martedì 27 gennaio 2015

FANTASMI A CAGLIARI. IL RITORNO DELLE ANIME - Pierluigi Serra

A VOLTE RITORNANO

Titolo:  Fantasmi a Cagliari
Autore: Pierluigi Serra
Anno: 2014
Editore: Libro Aperto International Publishing
Pagine: 204


Molti dei ricordi della mia infanzia trascorsi in un piccolo paese della Barbagia di Seulo sono legati a storie nelle quali il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti era molto labile, facile da oltrepassare. Non era infatti cosa fuori dal comune, in quei vecchi racconti, che i morti, di tanto in tanto, varcassero l’oltretomba e andassero a cercare i loro cari per una visita-lampo, per semplicemente accomodarsi nella sedia della cucina a volte senza neanche proferire verbo o, anche, per annunciare qualche evento futuro. E io quelle anime non le ho mai immaginate come ectoplasmi, ma come esseri tangibili forse per la forza insita in quei racconti che conferiva loro una sorta di materialità quasi a voler rafforzare un fatto che doveva considerarsi vero. Col tempo son diventata scettica, tremendamente scettica ma pur sempre affascinata dalle storie di fantasmi almeno quelli letterari visto che, ormai nessuno mi racconta quelle belle storie provenienti da voci profonde. È naturale che un libro come “Fantasmi a Cagliari” abbia attratto la mia attenzione. In un solo titolo due cose che mi incantano: i fantasmi e Cagliari.



A detta di molti non sarebbe raro incontrare per le vie di Castello un corpo senza testa che alteramente passeggia trascinando in mano la propria testa. Così come può accadere che una vecchia edizione de L’uomo che ride di Hugo spostato dalla proprietaria ritorni, nel corso della notte, nella libreria dalla quale era stato rimosso. O, ancora, può succedere che in una casa situata in Piazza Martiri ripetutamente compariano a turbare la vita di due donne  is duennas, apparizioni notturne…



  Io non credo ai fantasmi e i fantasmi non esistono: era questo il pensiero che dominava la mia mente mentre mi accingevo a leggere questo bel libro. A fine lettura, invece quel pensiero si è come sbiadito perché soppiantato da un altro: il valore delle storie, il valore del passato, del ricordo, la necessità – spesso trascurata – di non far cadere nell’oblio voci lontane nel tempo. Già perché Pierluigi Serra in questa opera ha, con piglio quasi scientifico, svolto un’opera di conservazione di storie dal sapore antico delle quali è necessario conservare il profumo. Non si parla di fantasmi tout court si parla di una città al limite del magico, esoterica,  ed è di palmare evidenza come tutta l’opera sia stata il frutto di lunga e paziente ricerca e di una grande capacità di ascolto. Se a ciò si aggiunge l’abilità dello scrittore, e del giornalista quale egli è, nel mettere insieme quelle tante voci e mescolare, con maestria, eventi storici realmente accaduti con un mondo surreale ne vien fuori una lettura interessante nella quale la curiosità del lettore è tenuta sempre desta. E’ un libro scorrevole e ben curato e leggerlo è come fare una lunga passeggiata nel tempo e nello spazio, una meravigliosa passeggiata in una Cagliari misteriosa e fortemente intrisa di fascino caratterizzata da mille sfaccettature e da ombre che si intersecano, si sovrappongono, si confondono armoniosamente. Non è un caso che a fine lettura venga il desiderio di armarsi di un buon paio di scarpe sportive e fare una lunga camminata nei luoghi, nelle strade e nelle case richiamate nel libro per trovare, forse, qualcuna di quelle ombre nel cocente sole cittadino.


Nessun commento:

Posta un commento